Critica della ragion criminale di Michael Gregorio


Come nell'altro libro di Gregorio, I giorni dell'espiazione, l'inizio è interessante, lo sviluppo promettente il finale incredibilmente moscio e deludente. Il libro avvince per l'accuratezza delle decrizioni: la cittadina di Konigsberg acquista con lo scorrere delle pagine un rilievo di eccezionale finezza, in alcuni tratti forse eccessivamente cupa e tragica ma sempre permeata da una grande tensione narrativa. I personaggi riescono convincenti, hanno una loro dignità esistenziale. Forse un po' troppo calcate sono le descrizioni dei cadaveri che abbondano nella vicenda, vere e proprie "tavole anatomiche". Che piaccia o no tuttavia l'accuratezza dei processi fisiologici post mortem è ineccepibile. I punti deboli del testo: è evidente incapacità dell'autore di maneggiare con disinvoltura il plot poliziesco. Si uccide, si gonfia il mistero ma alla fine non c'è una soluzione logica degli interrogativi che man mano si sono accumulati. O meglio le risposte ci sono ma scontate e banali. Che l'assassino inseguito per centinaia di pagine esca dalla vicenda perchè divorato dai lupi è molto poco credibile e appare come la classica scorciatoia di chi non ha alternative.....  Le basi storiche su cui sono costruite le storie sono solide e ben documentate, la Prussia descritta è palpitante, l'avvicendarsi della grande storia (Napoleone, Jena) ha un suo ampio e mai noioso respiro. I personaggi.... Il magistrato Hanno è tutto fuorchè un investigatore. Sempre travolto dagli eventi, non scopre quasi mai nulla, costantemente c'è il deus ex machina che arriva al momento giusto a suggerirgli l'idea o a trarlo dagli impicci. Pur essendo il protagonista per definizione, spesso tiene bordone a personaggi ben più caratterizzati (come il francese Levandrine ne I giorni dell'espiazione per esempio).
In definitiva l'impressione che si ricava dalla lettura non è del tutto negativa ma lascia sempre spazio alla delusione per quello che lo sviluppo delle storie aveva promesso e non ha mantenuto. La lettura è consigliata alle persone che hanno una disposizione d'animo non propria del lettore di polizieschi ma di chi ama il genere d'atmosfera e di rappresentazioni della storia.